“Mi trovavo a Parigi, ospite di amici francesi e una sera li stupii preparando una mia versione della scaloppa di foie gras. Violai la più inviolabile delle tradizioni francesi, ma suscitai il loro interesse e poi il loro entusiasmo.”

Quel piatto ha accompagnato l’intera carriera di Chef Carlucci, al punto da diventare “La firma dello Chef”: la più iconica delle ricette francesi viene trasfigurata con il Panettone, il più classico dei dolci italiani, al posto del pan brioches e con le suggestioni mediterranee delle salse di porro e di riccio di mare…

Che dire? Una sintesi straordinaria.

Chi non conosce il “Risotto alla Vogherese”? E’ il piatto tipico della bella cittadina in provincia di Pavia, che nelle mani dello Chef Carlucci si trasforma e si trasfigura diventando “L’Illusione del Riso”…

Provate a immaginare… Se al posto del riso si usasse il “Risone”, la tipica pasta da minestra, ma di semola di grano duro? E se al posto del peperone in pezzi ci fosse una raffinata crema di conserva di peperone? E se il Capocollo di Martina Franca e i gamberi dessero l’inconfondibile tocco mediterraneo del nostro Chef?

Che aspettate? Venite a provarlo!

“Ricordo i pomeriggi d’infanzia passati nei campi e nei pascoli con mio nonno, ricordo la luce color dell’ambra di quel sole di fine estate e inizio autunno verso l’ora del tramonto. E soprattutto ho l’indelebile ricordo dei profumi delle erbe selvatiche, della camomilla e della liquirizia che crescevano spontanee a perdita d’occhio…”

Chef Carlucci spiega così il significato di “Pomeriggi al pascolo”, uno dei nuovi piatti del menù d’autunno, accompagnandoci tra i suoi ricordi d’infanzia e lasciando a noi la scoperta di quanto siano complementari gli aromi della camomilla e della liquirizia e di quanto bene si sposino il tarassaco appena scottato in padella con il sedano rapa in purea…

Grazie Chef Carlucci.

Cibo degli Dei per gli antichi Maya, oggi eccellenza della pasticceria italiana, nelle mani dello Chef Carlucci il cioccolato assume forme e consistenze del tutto nuove: croccante, cremoso, morbido e persino… impalpabile come un merletto.

Ma perché “S-fumature di cioccolato”? “Ho pensato a Hemingway, alla sua passione per il cioccolato italiano e per il tabacco dei sigari cubani… e ho cercato di evocare quella sensazione affumicando il cioccolato con legno di ciliegio, dopo molti tentativi con legni diversi, ottenendo così il risultato che mi aspettavo.”

Gustiamolo con un calice di Barbera Chinato…

Passa il tuo Natale ai Venti d’Italia!

Saremo aperti alla sera della Vigilia con il nostro consueto Menù alla Carta e avremo un menù speciale per il Pranzo di Natale.